Pulitura a secco

Periodicamente le opere cartacee devono essere spolverate. È inevitabile infatti che sopra ad esse si formi un deposito di polvere o elementi estranei per quanto il proprietario cerchi di proteggerle o allestirle in cornice.
Mediante gomme di varia grammatura e pennelli morbidi si elimina lo sporco superficiale evitando che il contatto degradi l'opera e che l'umidità lo fissi irreparabilmente al supporto provocando ossidazione o macchie.


Lavaggio

Questa fase si effettua previa spolveratura, effettuando eventuali prove di solubilità dei media grafici, immergendo o mantenendo in sospensione l'opera in acqua tra i 30° e i 40° per un lasso di tempo che dipende sia dalla tipologia dell'opera sia dal suo stato di conservazione.
Esso serve per rigonfiare le fibre di cellulosa, eliminare lo sporco ed attenuare il grado di acidità della carta. È altresì utile per smacchiare la carta laddove la macchie fossero di natura organica e quindi solubili.
Si può abbinare ad uno smacchiamento con soluzione sbiancante, ove necessario.


Rammendo

Se un opera si presenta lacera o mancante in qualcuna delle sue parti essa può venire ricostruita.
Per effettuare ciò ci si attiene solitamente alla grammatura e tipologia del materiale, cercando l'equivalente materiale atto alla conservazione (ad esempio la carta giapponese da restauro). La ricostruzione delle zone mancanti serve anche (oltre a risolvere una problematica estetica) a ridare uniformità ed equilibrio all'oggetto ed a evitare ulteriori rotture o danni.


Reintegrazione cromatica

Questa fase si effettua a termine della lavorazione e consente di dare una lettura più omogenea dell'opera.
Le zone ricostruite in fase di rammendo possono a questo punto essere portate sottotono rispetto alle zone limitrofe rimanendo identificabili come "aggiunte" non originali. L'opera in questa fase ritrova la sua completezza estetica.


Spianamento

Lo spianamento diventa necessario quando l'opera è stata conservata in modo non adeguato oppure essa ha subito un restauro ad umido per risolvere altre problematiche. Le opere cartacee e membranacee a cui arriva un apporto di umidità eccessivo, essendo x loro natura igroscopiche, tendono ad assorbirla dilatandosi e deformandosi. Per risolvere questo problema si deve ricreare la dilatazione della fibra e posizionare l'opera in una pressa meccanica tra tessuti non tessuti e carte assorbenti, la pressa la manterrà planare mentre gradualmente rilascia l'umidità riprendendo le dimensioni originali.
In alcuni casi particolarmente delicati da gestire che devono essere supervisionati costantemente (spesso nel caso delle pergamene), si ricreano falsi margini in carta giapponese e si "tende" l'oggetto a tavola o a telaio.


Pergamene

La pergamena è in genere una pelle ovina o caprina che subisce una concia ed infine un'essicazione e tiraggio a telaio. Questo trattamento ha il fine di renderla rigida e piana e quindi adatta a ricevere una scrittura, un disegno oppure per rilegare un volume.
Questa spiegazione ci fa capire come mai essa sia così facilmente soggetta a deformazioni, infatti gli avvallamenti e le rughe e ogni caratteristica della forma dell'animale tende a ripresentarsi in presenza di umidità perché intrinseco nella materia stessa.


Restauro legature

I libri sono formati da una parte di testo stampato o manoscritto su carta o pergamena (corpo del volume) ed un involucro (coperta) che può essere di vari materiali come: pelle, pergamena, cartoncino, tela, seta, etc...
Inoltre il restauro dei libri è legato inevitabilmente ad aspetti di fruibilità ed elasticità che devono rimanere invariati durante il restauro e comportano fasi di cucitura e rilegatura che lo mantengano fedele alla sua funzione iniziale.


Cartelle da conservazione

Per conservare volumi o opere piane nel migliore dei modi si possono creare su misura cartelle e scatole. Essendo fabbricate all'occorrenza possono avere chiusure, tasche, finestre a piacimento del committente, unica linea guida inderogabile quella dei materiali da conservazione.


Altri lavori